LIKE A HURRICANE - PRESENTAZIONE DI LUCIANO

1 - Like a Hurricane – Brian Ferry

Non vi è mai capitato di infatuarvi di una ragazza, di una donna, così a prima vista,
magari incontrata per caso in un bar? È quello che ha scritto Neil Young e che Brian  Ferry ci racconta... e non poteva essere che Brian Ferry con la sua classe e il suo stile a farlo! E lo capirete dal video.
Negli occhi di lei c’è la calma, come nell’occhio di un ciclone, ma pronti poi a
spazzarti via; la vuoi amare ma vieni travolto, just like a Hurricane, proprio come fa
un uragano, un uragano che si nutre d’amore, spazzando via le sorti e i sentimenti di un sognatore.
Brano tutto da ascoltare, con pregevolissimi assoli, ma anche da guardare... Musica,bellezza ed eleganza!

2 - Old Man – Neil Young

Ed ecco finalmente Neil Young, qui da solo, a invitare un uomo più anziano a
osservare la sua vita di ventiquattrenne, bisognoso di essere amato da qualcuno per tutto il giorno, una vita fatta anche di amori perduti ma scoprire comunque di essere assolutamente simile a com’era quell’uomo più anziano tanti anni prima. Se
vogliamo è una metafora della vita, che si ripete nel tempo, da persona a persona, di generazione in generazione, in cui tutti hanno sostanzialmente le stesse necessità.
"Old man look at my life, I’m a lot like you were". Uomo osserva la mia vita, sono
molto simile a com’eri tu. 

3 - Lotta Love – Nicolette Larson 

Per cambiare il modo in cui stanno le cose ci vuole davvero tanto amore, ma anche
per farle funzionare a dovere. E il cuore ha bisogno di relazioni e non di solitudine. E’ quello che ci canta e ci ricorda Nicolette Larson, in questa sua interpretazione delbrano di Neil Young. Ci vuole un sacco d’amore o altrimenti non si va molto lontano!

4 - Hey Hey, My My – Neil Young

Hey Hey, My My, rock ‘n roll can never die... il rock non morirà mai... il rock non può morire, almeno fino a quando ci sarà Claudio, di sicuro!
In questo brano vi è una dedica che Neil Young fa al re del rock, a Elvis Presley, che
se n’è andato ma non è stato dimenticato. Neil Young ci dice anche "Meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente".
Kurt Cobain, cantante dei Nirvana, nella lettera di addio ritrovata accanto al suo
corpo, riprende proprio quella celebre frase.
Ma attenzione però: una volta che sei andato non puoi più tornare indietro, "Once
you’re gone you can’t come back".

5 - Helpless – The Band & Neil Young

Tutti noi abbiamo una città o una casa con tanti ricordi o tanti sogni in cui trovare
conforto, come quella di Neil Young nel North Ontario. Un posto dove andare, anche solo per vedere le stelle o la luna che sorge.
E quando non siamo lì ci sentiamo indifesi, senza aiuto, deboli e impotenti.
In questo brano ci sono anche il ricordo e il rimpianto dell’infanzia, l’incertezza del
futuro, la tristezza disperata della guerra e la denuncia dell’assurdità della stessa,
che tutto avvelena.

6 - The Needle and the Damage Done – Neil Young

Fin troppo facile purtroppo capire di che ago si tratti e di che danno si parli. Il testo
infatti parla dello sprofondare nel tunnel della droga e della morte di alcuni musicisti amici di Young “Sono andato in città e ho perso la mia band, ho visto l’ago prendersi un altro uomo, ormai è andata, il danno è fatt. The Damage is done”.
Perché ci si chiede e mi chiedo, ricercare paradisi artificiali e tremendamente
velenosi quando invece basta così poco per intuire che il paradiso è proprio qui,
nello sguardo delle persone care o ancora più semplicemente in quelle meraviglie
che sono intorno a noi e sono a portata della nostra mano, perfino solamente
andando a piedi!

7 - Cortez The Killer - Grace Potter and Joe Satriani

E’ il 1519 quando Hernan Cortès parte da Cuba con i suoi 11 galeoni e va alla
conquista del Messico. Saranno le armi da fuoco e le malattie portate da chi stava
diffondendo la civiltà a sconfiggere Montezuma e gli Aztechi. Ma qui Neil Young
improvvisamente alla fine del brano vuole scoprire un lato romantico e umano del
Cortes: una donna che vive lì e che lo ama ancora e lui non riesce a ricordare quando o come ha perso la sua strada. Ma sarà lui, Cortès, o lo stesso Neil Young?
Comunque è lo stesso Neil Young a riportarci subito alla cruda realtà: Cortez, Cortez,
what a killer... Cortes che assassino!
L’esecuzione della band è straordinaria e mostra un incredibile affiatamento tra i
vari membri, pur essendo una jam session. Potenza della musica! 

8 - Heart of Gold - Neil Young & Willie Nelson
In questa canzone Neil Young racconta della sua ricerca di un cuore d’oro, di questa
sua continua indagine che lo ha portato di città in città, da un continente all’altro. E
anche questa può essere considerata una metafora, la metafora della nostra
continua ricerca di un qualcuno o di un qualcosa e perché no anche di un continuo
provare a migliorarsi anche quando ci si sente vecchi o quando vecchi non ci
sentiamo affatto.

9 - Rockin' In The Free World - Neil Young
Ecco una canzone che è un ripetuto incoraggiamento a continuare a rockeggiare nel mondo libero, come facciamo del resto noi qui stasera, ma è anche una canzone di protesta: viviamo ancora in un mondo di disuguaglianze, di divisioni, di bisogni non soddisfatti, di armi.
Ma in questo mondo ci possono ancora essere momenti di gioia, Keep on rockin’ in
the free world. Continuiamo a rockeggiare nel mondo libero! Energia pura!

10 - Harvest Moon
Ebbene si, siamo alla conclusione di questa serata e come in quella di Neil Young che ascolteremo fra poco, siamo in una serata di luna piena seppur novembrina e non settembrina.
Questa è una dolcissima canzone d’amore:
Vieni un po’ più vicina che ti devo dire una cosa
quando eravamo estranei ti guardavo da lontano, ma poi ti ho amata con tutto il
cuore e ora sono ancora innamorato di te. Dai balliamo ancora!
E’ la storia di una vita d’amore.
Solo una volta ogni tanto arriva una canzone che è così bella, così melodica che non
puoi fare a meno di amarla.
Grazie Neil Young. E sotto questa luna di novembre il nostro grazie a tutti voi e
buona serata!